Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1981 il parco nazionale del Serengeti è una delle più importanti aree naturali protette dell’Africa orientale. Ha una superficie di quasi 15mila km², si trova nel nord della Tanzania tra il lago Vittoria ed il confine con il Kenya.
Confina inoltre con il parco di Masai Mara, con la riserva naturale di Ngorongoro e con altre importanti riserve.
Il Serengeti è celebre soprattutto per la sua ricchezza faunistica, sono presenti fra gli altri tutti e cinque i cosiddetti Big Five: elefante, leone, leopardo, rinoceronte (nero) e bufalo.
Le mandrie di ungulati (soprattutto zebre e gnu) raggiungono in questa regione dimensioni eccezionali e danno luogo a spettacolari migrazioni stagionali; ogni anno più di due milioni di capi migrano attraverso le pianure meridionali del Serengeti accompagnati da antilopi, gazzelle, leoni.
Durante la stagione secca si concentrano lungo le rive dei fiumi (il Grumeti nel western corridor a partire da metà maggio fino agli inizi di luglio, il Mara nel Serengeti settentrionale e nel Masai Mara da inizio luglio a inizio novembre.
Stagionalità, quando andare
Il clima tropicale della zona è caratterizzato da due periodi di piogge stagionali: le “grandi piogge” da aprile a giugno e le “piccole piogge” da ottobre a dicembre.
La principale stagione turistica è compresa fra i mesi di gennaio e febbraio, quando il clima caldissimo e asciutto è considerato il più piacevole dell’anno.
Per visitare il Serengeti nel suo momento migliore sarà invece meglio evitare la stagione secca (maggio/novembre), poiché in questo periodo praticamente tutti gli animali migrano in Kenia.